Opera Experience
L’opera è l’arte che più di ogni altra coinvolge tante dimensioni espressive: dal canto alla parola, dal gesto teatrale alla condivisione della narrazione musicale. Con Opera experience, il Piccolo Opera Festival apre ulteriori strade a un genere già ricchissimo e fa uscire l’opera (e in genere la musica vocale) da sale, teatri e luoghi sacri perché l’arte diventi esperienza a tutto tondo, immersa nel paesaggio, nel territorio, tra la comunità.
I luoghi
Azienda Agricola Lis Neris
Lis Neris nasce e cresce nel cuore del Collio, a San Lorenzo, dove i versanti meridionali si fondono con i plateau glaciali della Valle dell’Isonzo. Questo territorio, ricco di storia e tradizione, è dominato da un paesaggio in cui piccoli borghi si mescolano a vigneti che raccontano la passione per la viticoltura. L’azienda Lis Neris mantiene da sempre un legame profondo con il territorio, un rapporto di conoscenza e rispetto che si riflette nei suoi vini. Ogni bottiglia è un’espressione autentica del terroir, quell’insieme di fattori naturali, climatici e culturali che conferiscono al vino il suo carattere distintivo. È questo legame indissolubile con la terra che permette a Lis Neris di produrre vini che raccontano la storia di un angolo speciale del Friuli, dove ogni vino racchiude l’identità e la personalità del suo territorio.
Azienda Agricola Zorutti Vini
Azienda Agricola Zorutti è una realtà familiare situata nel cuore del Collio, specializzata nella produzione di vini di alta qualità. Grazie al microclima e al terreno ideali, l’azienda coltiva vitigni autoctoni e internazionali, puntando su metodi sostenibili e una vinificazione che rispetta la tradizione locale. L’Azienda Agricola Zorutti si distingue per la sua attenzione all’ambiente e alla qualità, offrendo una vasta gamma di vini che esprimono al meglio il carattere del territorio. Una visita all’azienda è un’opportunità per scoprire la cultura della viticoltura friulana e degustare vini unici, frutto della passione per il territorio.
Castello Alimonda – Sagrado (GO)
ll Castello Alimonda, costruito nel 1885 a Sagrado dai fratelli triestini Francesco e Nino de Alimonda, nacque come casa di cure per malati, utilizzando tecniche innovative come l’elettroterapia. Inaugurato nel 1888, attrasse personaggi di rilievo, contribuendo allo sviluppo economico di Sagrado. Dopo vari passaggi di proprietà e difficoltà di mantenimento, nel 1982 il Comune di Sagrado acquisì il castello, adibendolo a scuola fino al 1986. Oggi è in fase di riqualificazione. Il progetto, forse di Isidoro Piani, riflette uno stile eclettico, armonioso e innovativo, tipico di fine XIX secolo. Il giardino è un’oasi di tranquillità, con i suoi sentieri e la vista sulle colline e i vigneti, offre un’atmosfera di pace, dove natura e storia si fondono armoniosamente.
Castello di Dobrovo – Brda (Slovenia)
Il Castello di Dobrovo si erge nel cuore del Collio sloveno (Brda). Costruito nel Seicento per volontà dei conti Colloredo, fu successivamente acquistato nel 1789 da Giovanni Battista II Catterini. Alla fine del XIX secolo, il conte spagnolo Silverio de Baguer lo ristrutturò e vi allestì una ricca collezione museale, che fu parzialmente donata ai Musei Provinciali di Gorizia prima della Grande Guerra. Durante i conflitti mondiali, il castello subì saccheggi e fu utilizzato come ospedale militare.
Ristrutturato dal Goriški muzej tra il 1979 e il 1991, il castello ospita oggi spazi museali ed espositivi. La struttura, con torri angolari e una disposizione simmetrica di stampo rinascimentale, presenta un carattere barocco accentuato nelle aperture delle finestre e nell’asse centrale. Tra gli interni si conservano affreschi di Clemente Del Neri (1894) e altre opere nelle sale principali.
Castello di Spessa
Il Castello di Spessa, situato nel cuore del Collio goriziano, è immerso nel verde del suo parco secolare e del campo da golf. Le sue origini risalgono al XIII secolo, con tracce di insediamenti romani. Per secoli, fu dimora di famiglie nobili friulane, tra cui i Dorimbergo, i Rassauer e i Della Torre Valsassina, che ne furono proprietari per oltre 300 anni.
Nel 1773, Giacomo Casanova visitò il castello, lodando i vini locali nelle sue Memorie. Oggi, nelle cantine medievali sotto il castello, i vini rossi vengono affinati in barriques e sono collegate a un bunker militare della Seconda Guerra Mondiale. La ristrutturazione ottocentesca, progettata dall’architetto Ruggero Berlam, ha conferito alla struttura un’impronta neogotica.
Chiesa della Beata Vergine del Soccorso – Cormons (GO)
La Chiesa della Beata Vergine del Soccorso, conosciuta come Chiesa di Sant’Anna, fu costruita nel 1636 dal barone Luca Del Mestri per sostituire la chiesa di San Pietro, demolita nel 1525. La facciata, in stile tardo rinascimentale, ha subito modifiche nel corso dei secoli, tra cui la demolizione di un porticato nel 1889. L’interno conserva un altare maggiore in legno barocco del XVII secolo e statue di San Pietro e Sant’Anna.
Questo luogo suggestivo, immerso nella quiete del Monte Quarin, offre una vista mozzafiato che spazia dalla città di Cormòns fino alla pianura e alla laguna di Grado, regalando un’esperienza di tranquillità e bellezza senza pari.
Chiesa di S. Antonio a Medea
La Chiesa di Sant’Antonio a Medea è un affascinante luogo di culto nel cuore del paese di Medea, in provincia di Gorizia. Costruita nel XVII secolo e ristrutturata nel corso del tempo, la chiesa presenta una facciata sobria in stile barocco e un interno semplice, ma ricco di bellezza, con affreschi che decorano le pareti e il soffitto. L’altare maggiore, che raffigura Sant’Antonio di Padova, patrono della chiesa, è uno degli elementi più suggestivi. Ogni anno, numerosi fedeli vi si raccolgono per celebrare la festa del santo. Immersa nel verde e circondata da un paesaggio collinare incantevole, la chiesa offre una vista panoramica sulle dolci colline circostanti, i vigneti e i campi che caratterizzano il Collio. La tranquillità del luogo e il contesto naturale rendono questo santuario un punto di riferimento spirituale e culturale, ideale per chi cerca un luogo di pace, riflessione e bellezza.
Duomo di Gorizia
Il Duomo di Gorizia (Cattedrale di Sant’Ilario e Taziano) è dedicato ai santi patroni della città, Sant’Ilario, vescovo di Gorizia, e San Taziano, martire. La cattedrale si trova nel centro storico di Gorizia ed è un importante punto di riferimento religioso e culturale per la città. Con la sua imponente facciata e l’interno ricco di opere d’arte, rappresenta un’importante testimonianza della storia religiosa e culturale della città. Costruito nel XIII secolo, il Duomo ha subito diversi interventi di ristrutturazione nel corso dei secoli, mantenendo però intatta la sua solenne bellezza. Al suo interno si possono ammirare affreschi, altari e sculture che raccontano la storia della fede e della tradizione locale. Oggi il Duomo di Gorizia è un luogo di preghiera e di incontro per la comunità, ma anche un’importante meta turistica, che attira visitatori per la sua architettura e per la quiete che offre nel cuore della città.
Kulturni Center Lojze Bratuž – Gorizia
Il Kulturni center Lojze Bratuž è un importante punto di riferimento culturale di Gorizia da oltre 60 anni. Fondato nel 1952 con l’obiettivo di offrire alla comunità slovena un centro di aggregazione, fu inaugurato ufficialmente il 25 febbraio 1962 come sala teatrale e centro culturale. Nel corso degli anni ha ospitato numerose organizzazioni e attività, tra cui cori, gruppi teatrali e associazioni sportive.
Nel 1996, il centro è stato completamente ristrutturato su progetto dell’architetto goriziano David Faganel, riaprendo con una struttura moderna ed elegante. Oggi ospita una sala teatrale, una galleria d’arte, una sala convegni e vari spazi dedicati alla cultura e alla convivialità.
Il Kulturni center Lojze Bratuž continua nel suo ruolo di polo culturale, educativo e ricreativo di rilevanza locale, nazionale e internazionale, collaborando con numerose organizzazioni italiane ed europee.
Monastero della Castagnevizza
Il Monastero di Castagnevizza è un affascinante complesso situato nel cuore del Collio goriziano, immerso in un paesaggio sereno e ricco di storia. Fondato nel XIII secolo, il monastero ha attraversato i secoli mantenendo intatto il suo carattere spirituale e culturale. La sua architettura, semplice ma imponente, è arricchita da affreschi e dettagli che riflettono le epoche di ristrutturazione e i cambiamenti storici che l’hanno attraversato. Una delle peculiarità più significative del monastero è che ospita la tomba di Carlo X di Francia, l’ultimo re della dinastia dei Borboni. Dopo l’abdicazione e il suo esilio, Carlo X trovò rifugio proprio in questa località, dove morì nel 1836. La sua tomba, situata all’interno del monastero, è un luogo di grande interesse storico e simbolico. Oltre alla sua importanza storica, il monastero è anche un luogo di pace e spiritualità, ideale per chi cerca un rifugio immerso nella natura, lontano dal caos quotidiano. La sua posizione panoramica offre una vista mozzafiato sulla campagna circostante, creando un’atmosfera di tranquillità e contemplazione.
Palazzo Locatelli
Palazzo Locatelli, elegante residenza del XVIII secolo in stile palladiano, è sede del Comune di Cormons, dell’Enoteca cittadina e del Museo Civico del Territorio.
Il nome dell’edificio deriva dalla famiglia Locatelli di Bergamo, che lo edificò e vi abitò dalla metà del Settecento. La facciata, decorata dallo stemma familiare, evidenzia l’importanza storica dell’edificio.
Oltre all’ingresso, che conduce al giardino all’italiana, si trova il Museo Civico, con opere di Alfonso Canciani. Al piano nobile si ammirano affreschi della seconda metà dell’Ottocento, opera dell’artista Antonio Picco.
L’intervento dell’architetto Podrecca negli anni Ottanta ha valorizzato ulteriormente il Palazzo.
Palazzo Strassoldo
Nel cinquecentesco Palazzo Strassoldo, che prende il nome da una delle più antiche famiglie patrizie di Gorizia, si stabilì nel 1830 la Corte dei Reali di Francia, giunti a Gorizia, allora considerata la “Nizza austriaca”. Dopo la morte del Re, il duca di Angoulême Luigi Antonio conte di Marnes accettò il titolo reale ed il Palazzo divenne il luogo d’incontro per numerosi ospiti francesi.
L’edificio fu interessato da lavori di ristrutturazione nel corso del XVII secolo e nell’ultimo quarto del XVIII secolo venne ampliato fino a raggiungere l’estensione odierna; presenta una notevole facciata settecentesca.
Gli spazi interni vennero così modificati: al centro della corte rimane visibile un pozzo, ancora oggi ben conservato; il prospetto principale è regolato da un piccolo attico centrale con tre finestre; sul timpano è incastonato lo stemma di famiglia e al piano nobile si accedeva attraverso la cinquecentesca scalinata a quattro rampe, di forma quadra, collocata nel lato sinistro dell’androne.
Oggi il palazzo che si affaccia sulla piazza Sant’Antonio è sede dell’Hotel Entourage e sede operativa di Go! Borderless Opera Lab.
Piazza della Transalpina
Piazza della Transalpina è un simbolo di connessione tra Italia e Slovenia, situata al confine tra Gorizia e Nova Gorica. Un tempo separata dal confine fisico, oggi la piazza rappresenta un luogo di fusione culturale e incontro, con la stazione ferroviaria italiana da un lato e quella slovena dall’altro.
La piazza, cuore pulsante di scambi culturali e sociali, è un punto di riferimento per entrambe le comunità. In occasione di GO2025 Gorizia/Nova Gorica Capitale Europea della Cultura, diventa un luogo di celebrazione della collaborazione tra le due città, con eventi che attraversano il confine e rafforzano i legami culturali.
Un esempio concreto di come i confini possano trasformarsi in opportunità di integrazione e scambio.
Santuario Santa Maria Regina dei Popoli in Preval – Mossa (GO)
Il Preval è un angolo di straordinaria bellezza naturale, incastonato tra le dolci colline che separano il fiume Isonzo dal suo affluente di destra, il fiume Judrio. Questo territorio, situato tra l’Italia e la Slovenia, si trova a cavallo del confine, offrendo uno spettacolo naturale che spazia dai vigneti e boschi delle colline circostanti fino alle cime maestose delle Alpi Giulie, che dominano all’orizzonte. Il Santuario di Santa Maria del Preval, risalente al XIII secolo e testimoniato sia da vestigia archeologiche che da documenti archivistici del 1300, è un luogo di profonda spiritualità. L’atmosfera che avvolge questo santuario è resa ancora più suggestiva dal silenzio della natura che lo circonda, creando un perfetto equilibrio tra sacralità e bellezza paesaggistica. Il santuario stesso è un rifugio di pace, con la sua architettura sobria e armoniosa che si inserisce perfettamente nel contesto montano, offrendo ai visitatori un’esperienza unica, dove storia e natura si fondono in un abbraccio senza tempo.
Sinagoga di Gorizia
Ricavata dall’ampliamento di un oratorio esistente dal 1699, la sinagoga di rito ashkenazita, cioè tedesco, fu inaugurata nel 1756.
L’aspetto attuale, con il doppio portale di ingresso, il rosone e le tavole della legge in caratteri ebraici, è frutto del restauro realizzato dall’architetto Emilio Luzzatto nel 1894, in seguito alla demolizione delle case che separavano la sinagoga dall’asse stradale. Negli anni Cinquanta del Novecento, il risanamento del quartiere conferì un nuovo aspetto all’edificio, che si trovò isolato dalle costruzioni adiacenti, con le quali aveva costituito in precedenza un fronte unico sulla via Ascoli. Nel cortile d’ingresso una lapide ricorda gli ebrei goriziani deportati dai nazisti nel 1943. Accanto si trova una menorah stilizzata, ossia il candelabro simbolo dell’ebraismo, opera di Simon Benetton.
La sala della sinagoga, a cui si accede salendo lo scalone collocato nell’atrio al pianterreno, ha mantenuto inalterata la struttura settecentesca, con il matroneo ligneo a balconata e il tabernacolo (Aron hakodesh) sorretto da quattro colonne tortili in marmo nero, al cui interno si trova il rotolo delle Sacre Scritture (Torah).
Nel 1959 la sinagoga fu chiusa al culto a causa dell’esiguo numero di famiglie ebree presenti in città e nel 1969 divenne una semplice sezione di quella di Trieste. Donata al Comune, dopo il restauro del 1984, è oggi gestita dall’associazione “Amici di Israele”.
Tenuta Villanova
Tenuta Villanova a Farra d’Isonzo è un’incantevole azienda agricola immersa nel cuore del Collio, dove tradizione, natura e passione per il vino si incontrano in perfetta armonia. Circondata dai vigneti che abbracciano le colline, la tenuta offre uno scenario mozzafiato, un angolo di paradiso che regala momenti di pace, bellezza e, soprattutto, un incontro con il vero spirito del Collio. Fondata nel 1499, Tenuta Villanova è la più antica realtà vitivinicola del Friuli Venezia Giulia, con una tradizione che si intreccia con il territorio. Da secoli, l’azienda è portatrice di una vocazione per la qualità, che è stata tramandata da generazioni. Il complesso architettonico della tenuta testimonia il legame profondo con la terra. I vigneti godono di un microclima ideale che, insieme alla particolare “ponca” del terreno, dona ai vini una freschezza e una ricchezza aromatica uniche, tipiche dei vini DOC Collio.