Questa edizione del Festival promette di cogliere particolarmente nel segno la mission della manifestazione. Gli arrivi di gruppi stranieri che vogliono scoprire in musica il Friuli Venezia Giulia da due anni a questa parte sono raddoppiati; mai come quest’anno sono stati coinvolti tanti giovani professionisti di realtà musicali regionali. Formazione di pubblico e musicisti dunque, ma anche innovazione per creare un’esperienza sempre diversa.
Una location inedita per l’opera che, grazie alla collaborazione con il Castello di Spessa, apre la possibilità di godere lo spettacolo in un teatro “in mezzo alle vigne”. Musica e territorio, ecco l’altro binomio del progetto del Festival; un Festival che consolida la sua internazionalità con sempre più efficaci cooperazioni internazionali e che esporta le sue produzioni originali; L’Elisir d’amore, a febbraio del prossimo anno, sarà rappresentato
in Israele nei teatri di Gerusalemme e Beersheva.
Molti risultati, molte opportunità e molte sfide per una manifestazione che vuole imporsi come strategica per la promozione di qualità del Friuli Venezia Giulia esprimendo la sua originale identità artistica e divenendo sempre più punto di riferimento per l’opera da camera e la formazione artistica a livello internazionale.